Richieste di danni per inadempienza contrattuale
Chiunque non adempia agli obblighi derivanti da un contratto è soggetto al risarcimento del danno per inadempimento contrattuale.
Quando si parte con il risarcimento dei danni per violazione del contratto, deve esserci in precedenza un contratto violato.
L’articolo 1101 del codice civile stabilisce quanto segue:» Coloro che nell’adempimento dei propri obblighi incorrono in dolo, negligenza o ritardato pagamento, e coloro che comunque ne contravvengono il tenore sono soggetti al risarcimento dei danni cagionati. »
Indipendentemente da quanto indicato in detto precetto, le Corti e i Tribunali hanno chiesto che il risarcimento dell’art. ovvero il danno cagionato alla controparte reale ed effettiva e che derivi da tale inadempimento con rapporto di causalità.
I tipi di danni che possono essere richiesti sono “danni consequenziali” e “mancato guadagno”. Come stabilito dall’articolo 1106 del codice civile, il risarcimento del danno comprende, oltre al valore del danno subito, anche quello del profitto che il creditore non ha conseguito.
Ovvero, la disciplina del risarcimento contempla il danno reale ed effettivo (danno consequenziale) e il profitto non conseguito (mancato lucro). Sorge il problema pratico di quali concetti debbano integrare i danni consequenziali e il lucro cessante e, di conseguenza, come entrambi debbano essere calcolati al fine di sostenere una richiesta di risarcimento danni. In questa voce sono esposti i metodi abitualmente utilizzati per il calcolo dei danni consequenziali e del lucro cessante in materia di affari.
Come calcolare il danno consequenziale: Il danno consequenziale è la perdita reale ed effettiva e, quindi, certa, che è stata subita da un creditore che reclama tale danno. Sono le spese e gli investimenti effettivamente pagati dal creditore e che sono misurabili e quantificabili. Il modo più comune per calcolare i danni consequenziali in ambito aziendale è attraverso fatture e ricevute bancarie di pagamento, la cui somma produrrà la cifra del danno consequenziale.
È anche comune per alcune aziende rivendicare come danni consequenziali alcuni concetti che, in senso stretto, non sono correlati alla violazione o alla risoluzione del contratto. Spetta al perito definire l’entità del danno consequenziale in tal senso, ovvero smentire le argomentazioni di altro perito che sostiene che talune voci integrino il danno consequenziale.
Come calcolare il mancato guadagno : Il mancato guadagno è l’importo che il creditore ha smesso di guadagnare a causa dell’inadempimento che dà origine alla pretesa. Dato che i benefici che si otterrebbero in futuro sono un concetto incerto, il loro calcolo dipende dall’ipotesi che supporta una proiezione di tali benefici. Per questo motivo, la metodologia solitamente utilizzata per il calcolo dei mancati profitti è la valutazione del free cash flow discount che si prevedeva di ottenere con l’attività cessata.
ABOGADOS VELAZQUEZ, ha un team multidisciplinare esperto in diritto finanziario che ti consente di assumere sia la richiesta di risarcimento danni che i rapporti e i calcoli necessari per presentare la richiesta senza doverti rivolgere a professionisti esterni.
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